Guida allo stoccaggio dei prodotti chimici pericolosi
La presente guida fornisce informazioni sugli aspetti più importanti riguardanti lo stoccaggio di sostanze pericolose.
La realizzazione di apposite zone di deposito risulta fondamentale per il rispetto delle normative di sicurezza degli ambienti di lavoro.
L’impiego di prodotti chimici all’interno di una qualsiasi struttura lavorativa, determina l’obbligo di utilizzare i DPI (guanti di materiale idoneo al prodotto chimico, occhiali protettivi, maschera respiratoria con filtro idoneo) in tutti i casi in cui si evidenzia un rischio di fuoriuscita della sostanza e quindi il rischio di contatto cutaneo o inalazione.
Trattandosi, appunto, di sostanze altamente pericolose, le persone che operano in ambienti in cui sono stoccate sostanze chimiche pericolose devono porre la massima attenzione durante tutte le operazioni di rifornimento, di scarico e stoccaggio dei contenitori.
I rischi in cui incorre l’operatore possono essere:
- Contatto cutaneo con prodotti chimici dovuti a fuoriuscite dai serbatoi
- Inalazione di vapori di prodotti chimici dovuti a fuoriuscite dai serbatoi
- Reazioni chimiche pericolose dovute a miscelazione accidentale tra prodotti chimici incompatibili
Per questi motivi, in questi ambienti è necessaria l’installazione di docce e\o lava occhi di emergenza.
L’operatore non deve mai rimuovere o modificare le protezioni o i dispositivi di sicurezza senza autorizzazione, deve segnalare immediatamente a chi di dovere qualsiasi difetto o inconveniente venga riscontrato e deve utilizzare e aver cura dei dispositivi DPI messi a sua disposizione.
Il piano di stoccaggio
Per l’elaborazione di un corretto piano di stoccaggio, sono da valutare diversi aspetti:
- Le condizioni locali, come i dintorni (locali adiacenti, aziende vicine, pericoli naturali, scorte depositate nei luoghi di lavoro), i locali di stoccaggio e di deposito, nonché la definizione dei tipi di contenitore da stoccare
- I generi e la qualità delle sostanze pericolose da stoccare
- I provvedimenti edilizi, tecnici e organizzativi
Tipologie di contenitori per sostanze chimiche pericolose
Le tipologie delle vasche di raccolta per lo stoccaggio sono varie e basate sulla compatibilità dei liquidi da stoccare e il materiale in cui sono realizzate le stesse.
I contenitori e gli imballaggi di sostanze pericolose devono avere una resistenza meccanica, termica e chimica sufficiente per sopportare le sollecitazioni a cui sono sottoposti; devono assicurare una conservazione e un trasporto sicuro.
I fusti contenenti quantità residue di sostanze pericolose celano pericoli. Ad esempio nei liquidi facilmente infiammabili si formano miscele di gas che a contatto con l’aria risultano esplosivi. E’ necessario, quindi, stoccarli separatamente da quelli non vuoti e designarli come “vuoti”. I contenitori vuoti e puliti devono essere privati delle etichettature e delle avvertenze.
Per lo stoccaggio della maggior parte dei liquidi possono essere utilizzate vasche in acciaio, nel caso di prodotti caustificanti (acidi, forti ossidanti, ecc) è spesso necessario ricorrere all’utilizzo di vasche in polietilene.
E’ sempre consigliabile però controllare le tabelle di compatibilità per una scelta più consapevole delle vasche di raccolta.
Stoccaggio di sostanze chimiche all’aperto
Nel caso in cui lo stoccaggio avvenisse all’aperto, vi sono alcune semplici accorgimenti da adottare:
- Rivestimento impermeabile e stabile del pavimento che funge da superficie del deposito
- Osservanza delle necessarie distanze di sicurezza
- Presenza di una tettoia
- Allacciamento a un sistema per la ritenzione delle acque di spegnimento
- Presenza di recinzioni, regolamentazione dell’accesso
Identificazione della pericolosità dei prodotti chimici
A causa dei possibili effetti negativi che i prodotti chimici possono avere sull’uomo e sull’ambiente, è stata stabilita la loro classificazione univoca (identificazione della pericolosità dei prodotti chimici) ed etichettatura.
Il sistema GHS/CLP introduce nuovi pittogrammi di pericolo; tutto il mondo può adottare questo sistema in modo tale che la classificazione ed etichettatura sia unica e non ci siano più problemi di “dialogo” tra paesi diversi.
Qui il link alla pagina Classificazione, etichettatura e imballaggio delle sostanze e delle miscele (CLP)