I furbetti della raccolta differenziata
Il classico atteggiamento dei furbetti “made in Italy”: sempre pronti a criticare il marciapiede sporco ma che, piuttosto di darsi una mossa, infilano la carta nella plastica, la plastica nel vetro e il vetro nella carta.
Perchè, diciamocelo francamente, ottima cosa sostenere e difendere l’ambiente per un’Italia più pulita e “green”.
Però continuiamo a chiederci, al pari di migliaia di nostri connazionali, come mai nessuno abbia mai pensato a un modello di raccolta dei rifiuti più efficiente, che non costringa il cittadino a riempirsi la casa di bidoni maleodoranti.
“E vabbè, poco male”, direte voi.
Se Parigi val bene una messa, allora lavorare tutti insieme per la difesa dell’ambiente, vale il prezzo di un po’ di cattivo odore in casa. Ok, avete ragione, non sarà un modello perfetto ma è sempre meglio di niente.
Quello che proprio non ci spieghiamo, e che ci brucia a livelli pazzeschi, sono tutti quegli incivili che non riescono a capire che con un piccolo sacrificio si possono ottenere importanti risultati.
Fregandosene della differenziata e del prossimo, infilano a caso carta, plastica, lattine e mozziconi di sigarette, vanificando l’impegno di molti, e intelligenti, volonterosi.
In questo modo, così come in tanti altri ambiti, anche nella raccolta differenziata, il nostro Paese sa solo fare un passo avanti e due indietro.
La raccolta differenziata non fa eccezione. Purtroppo.