Siti contaminati, arrivano i batteri spazzini
Si tratta di un progetto di ricerca volto a migliorare le tecnologie e le conoscenze in questo ambito, con l’obiettivo produrre delle vere e proprie colture cellulari, per l’applicazione in ambito ambientale.
Essendo i batteri in grado di nutrirsi di sostanze nocive, possono migliorare l’impatto ambientale dei siti contaminati.
In altri termini, le implicazioni pratiche del progetto possono far riferimento al trattamento di fuoriuscite di petrolio e impianti chimici abbandonati.
Questo tipo di batteri, però, non è invincibile e, fino a questo momento, si sono dimostrati inefficaci. Una volta fuori dalla provetta di studio, infatti, si sono rivelati deboli e incapaci a sopravvivere a contatto con l’ambiente esterno.